Buone notizie per Emma Bonino che è stata dimessa dopo il ricovero di alcuni giorni fa quando era arrivata in pronto soccorso in codice rosso.
Dopo il ricovero ad inizio mese con annesso trasferimento, Emma Bonino torna a casa. Buone notizie per la leader Radicale che è stata dimessa in queste ore. A renderlo noto un post pubblicato sui social di +Europa. Si tratta indubbiamente di un’ottima notizia per la donna e per tutto quello che rappresenta per l’Italia e non solo.

Emma Bonino dimessa dall’ospedale dopo la paura
Nella giornata dell’8 dicembre 2025, Emma Bonino è stata dimessa dall’Ospedale San Filippo Neri di Roma, dopo un ricovero avvenuto lo scorso 30 novembre. Una nota diffusa dal suo partito, +Europa, comunica che “le sue condizioni sono stabili” e annuncia il suo ritorno a casa.
Il ricovero era avvenuto in codice rosso, dopo un malore che aveva reso necessario il ricovero in terapia intensiva presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma. Già la prima notte la ex ministra e leader radicale era risultata “vigile”, e il giorno seguente era stata trasferita alla Stroke Unit del San Filippo Neri, reparto specializzato per la cura del suo problema. Nella fase successiva, dopo un evidente miglioramento, era uscita dalla subintensiva e trasferita in reparto per completare le cure.
Le dimissioni e il messaggio di +Europa
La notizia della dimissione è stata accolta con sollievo dal partito +Europa, che ha sottolineato come “il nostro Paese ha ancora bisogno della sua visione, della sua forza e della sua determinazione”. Per molti italiani, infatti, la Bonino rappresenta una figura chiave della politica e del dibattito pubblico: ex ministra degli Esteri, storica leader radicale, da anni impegnata in cause civili come i diritti delle donne, la laicità dello Stato, le libertà individuali. Il suo ritorno a casa consente di tirare un sospiro di sollievo, pur restando alto l’interesse per il suo stato di salute e la speranza che possa presto riprendere la sua attività politica.
“Siamo felici di annunciare che Emma è finalmente tornata a casa e che le sue condizioni sono stabili. Il nostro Paese ha ancora un profondo bisogno della sua visione, della sua forza e della sua determinazione. L’Europa che non ci piace è tutta l’Europa che manca e che dobbiamo fare”, si legge nel messaggio di +Europa.